Oggi, con questo bel fresco, mi è venuta l’idea di chiedere qualche informazione sulla tradizione del tè nel suo Paese ad una conoscente…che abita in Siberia….
Vi riporto a grandi linee il suo racconto: il tè e la vodka sono le due bevande principali della società sovietica. Qui è molto diffusa e radicata la cultura del tè, arrivato per la prima volta in Russia come dono allo zar Michele III, nel 1638 (si racconta un aneddoto: in un primo momento il regalo non fu apprezzato, e venne rispedito al mittente, in quanto non si capiva l’utilità di quelle “foglie morte”…), e divenuto con il tempo merce ricercata, e mezzo per stabilire rapporti commerciali con la Cina, allora appena iniziati.
Al giorno d’oggi, il consumo di tè mantiene un importante aspetto sociale, che va oltre la cerimonia stessa: in tutto il Paese sono diffuse le Chai-Naya, le “case da tè”, famose per la loro eleganza. L’82% della popolazione fa un consumo quotidiano di tè, come rilevato da un’indagine del 2005…Essendo fonte di minerali e altri nutrienti, viene usato per integrare la dieta, tutto sommato a basso costo…
Il consumo di tè è strettamente legato al caratteristico Samovar, un particolare bollitore di rame o di ottone, il cui uso risale al XVIII secolo. Al suo interno corre una serpentina, che riceve calore da un braciere collegato al bollitore.
Il samovar può essere piccolo, e contenere 3 lt d’acqua, ma può raggiungere anche grandi dimensioni, e arrivare a contenerne 30. Il più importante centro per la realizzazione di samovar è Tula, che si trova a sud di Mosca. In questa città venne realizzato, nel 1922, il samovar più grande che si ricordi, della capienza di ben 250 lt!
Il tè viene consumato durante tutti i pasti, e in qualsiasi momento della giornata in cui la famiglia o gli amici si riuniscono.
Il processo di preparazione del tè è particolare: in una piccola pentola, denominata “Ciaqnic” spesso posta sopra al samovar, si prepara la “Zavarka”, un infuso molto concentrato, preparato mettendo molte foglie di tè in acqua bollente, con una infusione di 9-10 minuti. Al momento di servire, si versa una parte di questo infuso in tazze o in bicchieri in vetro dai manici d’argento, detti “Podstakanniki”, e si allunga con acqua bollente. Molto importante il tè utilizzato: quello inglese, se lasciato diverse ore a riposo, diventa molto amaro…Consigliato invece il Caravan russo, una miscela di tè neri indiani, dal sapore leggermente affumicato, o un tè nero cinese, come il Keemun, accoppiato ad un tè fruttato…
Ovviamente, negli ultimi anni si è visto il diffondersi anche di samovar elettrici, che però mantengono l’aspetto tradizionale…
Particolare interessante nel modo di bere tè, consiste nel mettere in bocca una zolletta di zucchero o un cucchiaino di marmellata, seguito da un sorso di tè, al quale può essere aggiunta una fetta di limone.
Con il tè vengono spesso serviti i Blinis, più spessi e soffici delle crepes che conosciamo, insaporiti da panna acida (ma anche da caviale), e dolci vari, o biscotti (krendiel), o marmellate, ecc…Molto utilizzati anche i Pirojki, fagottini di pasta che possono contenere vari ripieni salati, tipo formaggio, pesce, funghi.